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31 ottobre 2009
Juventus - Napoli, 2 a 3
Anamnesi:
Mazzarri allena i cervelli.
Donadoni e Ferrara non allenano ancora i cervelli.
[ Gli azzurri vincono 3-2 in casa della Juve: non succedeva da 21 anni. I bianconeri - al primo stop interno in campionato - avanti con Trezeguet e Giovinco, poi la squadra di Mazzarri ribalta il risultato con una doppietta di Hamsik e con un gol di Datolo. Camoranesi ko e 4 punti di sutura, Amauri espulso nel finale ]
Link map: sv highlights|euro 08|francia 06
8 settembre 2009
Bongiorno, Mike
Certo qualcosa di latamente autobiografico c’è, se il personaggio in questione nasceva il tuo stesso giorno. Come se quella scansione temporale ti rendesse più vicino. E Mike, anche di più l’ultimo - quello che si divertiva a fare la spalla di Fiorello essendo un gigante dell’immaginario televisivo nostrano -, ormai leggero degli anni che lo incalzavano, suggeriva l’empatia propria di un familiare ricordo sullo sfondo d’una vita.
È morto Mike Bongiorno. Il presentatore, nato a New York il 26 maggio 1924, è stato colto da infarto intorno a mezzogiorno mentre si trovava a Montecarlo. Nulla faceva presagire la morte del popolare conduttore televisvo che, proprio ieri mattina, era partito da Milano per trascorrere un breve periodo di vacanza, prima di tuffarsi nella nuova avventura televisiva: un quiz su Sky - “Riskytutto” - che avrebbe parodiato la fortunata serie del “Rischiatutto”.
Il re del tele-quiz, il conduttore che ha tenuto a battesimo la tv italiana, prima quella pubblica poi quella commerciale, è stato premiato oltre venti volte con il Telegatto, ha presentato undici festival di Sanremo, a partire dal '63 e fino al '97 quando formò la strana coppia con Piero Chiambretti. E, nonostante la lunga carriera Fininvest, è sempre rimasto inevitabilmente legato alla Rai, ove è stato protagonista incontrastato del giovedì sera per 25 anni.
Link map: 26 maggio|portrait
16 agosto 2009
Oltre ogni limite. Di ieri.
Quando Josefa Idem coglieva il primo dei 19 podii della sua ancora sontuosa carriera [medaglia di bronzo, il 10 agosto, alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 nel K2 500 m, in coppia con Barbara Schuttpelz] Usain Bolt non era ancora nato: verrà alla luce in Jamaica 2 anni dopo, a Trelawny, il 21 agosto 1986.
La quasi 45enne azzurra aveva appena vinto la medaglia di bronzo nella finale del K1 500 ai mondiali di canoa in corso a Dartmouth, in Canada [cedendo soltanto all'ungherese Katalin Kovacs, oro, ed alla tedesca Katrin Wagner Augustin, argento], quando Bolt si apprestava a polverizzare il già fantasmagorico 9”69 di Pechino 2008. Rendendo a portata di mano la facile profezia di primo velocista in grado di abbattere il muro simbolico dei 9” 50 centesimi per correre, quasi in levitazione, 100 metri d’un fiato e 41 passi, in 9” 58.
È il primo record della nuova era, o l’ultimo della vecchia.
Così come l’annunciata partecipazione della Idem alle Olimpiadi di Londra 2012 a 48 anni meno un mese, e salvo imprevisti ad un elevatissimo standard di competitività, dimostrerà quanto i limiti umani siano biologici ma sempre più correlati ad una longevità nutrita di metodo scientifico, programmazione, volontà e talento. Ove quest’ultimo prevale solo ai massimi livelli agonistici. Mentre il concetto di normalità è sempre ed in maniera via via più rilevante alla portata di masse di popolazione più ampie e geograficamente distribuite.
Link map: 10 agosto 1984|idem sentire|una luce di due decimi su dix|josefa
11 luglio 2009
Mezzomilione
[ click | Il surplace è una tecnica usata nelle gare di velocità del ciclismo su pista con cui si rimane in posizione di equilibrio, fermi, sulla bicicletta per attendere il momento migliore per attaccare e sorprendere l'avversario ]

> 500.000
Toccati i 500.000 contatti, nel giorno che Obama dedica al primo viaggio da presidente degli Stati Uniti d'America, in terra madre. Evocativa sovrapposizione di suggestioni, accaduta in una fase di prolungato surplace del blog. Fortunata coincidenza di un diario altrettanto fortunato. Grazie a chi si prende la briga di dargli una sbirciatina. Furtiva ed affettuosa. Come l'eloquio del suo patrono particolare, don Tonino Bello.
Link map: pudori|accra bho speech|africa lab|chance|change, we can believe in
26 maggio 2009
Liberi
26 maggio
martedì
Giovanni, nel suo vangelo, imprime una radicale interpretazione al tema della felicità [8,32]:
«La verità vi farà liberi».
Ma spesso non abbiamo la forza di liberarci attraverso la verità. Ne siamo terrorizzati. Maschi o femmine, indipendentemente dalle inclinazioni di genere. Che poi la felicità sia un concetto totalmente sfuggente appartiene ad altro ordine di considerazioni. Ad esempio quelle di Luisa Colli, in “La morte e gli addii” [Moretti e Vitali, 1999, p. 39]:
“Al di fuori della patologia dobbiamo pensare al lutto come a un lavoro psichico che inizia, si sviluppa e si conclude. L'attaccamento al passato si attenua poco a poco, e la vita riprende, colmando i vuoti con nuovi compiti e con nuove presenze. Mentre prima sembrava che il domani non sarebbe mai venuto, poi quando finalmente viene, sembra impossibile aver sofferto e resistito così tanto”.
Ulisse si confronta con la paura e con la nostalgia sul differente piano del percorso, difficile, talvolta confuso o persino deviante. Ulisse abbandona il noto senza esserne pienamente consapevole travolto dalla “esigenza” del viaggio, e nel percorso “perde”, ovvero abbandona, vecchie parti di sé [i suoi compagni], si spoglia di strutture e sovrastrutture, fino a potersi confrontare con gli addii. Questa è una scelta consapevole, la scelta di scendere nell'Ade appunto, scelta che comporta l'abbandonare qualcosa per “divenire”. Abbandonare le certezze dell'Io ancorato alla nostalgia per il progredire dell'essere. Acquisire la coscienza che “lasciare andare” non è sinonimo di “perdere”.
Ancora Giovanni avrebbe commentato [Gv 12,24]:
«Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto».
Link map: materia futura|la porta|ulisse|ditaubi
27 marzo 2009
Linea retta
[ click | Fare un viaggio - anche attorno al proprio isolato - significa attraversare un luogo con una storia e un'identità precisa. Raccontarlo e condiverlo con gli altri è il senso del blog lestradedelleparole. Immagini, fotografie, brani di autori amate dai contributori, che hanno illuminato un pezzo di città, un paesaggio nascosto, le nostre esperienze di viaggio e quant'altro ci passerà per la testa di raccontarci. Qualcosa ho raccontato anche io, lo riporto nel testo integrale e lo linko in quello superstite: in fondo il tema non è semplicemente il diario di viaggio, ma di viaggi. Di attraversamenti, di vite presenti e di crisi. Il tema in fondo è unico ]

Un palo piantato al centro del campo visivo. Sostiene un cavo elettrico. L’immagine è un mio scatto del 2003, ferragosto, a Finis Terrae, capo Santa Maria di Leuca. Estrema punta del tacco. Nel Salento impresso nelle parole, negli odori e nelle immagini di don Tonino Bello, sepolto una dozzina di chilometri affianco, all’interno, nel piccolo e ordinato cimitero di Alessano, suo paese natale. Lui che era un grande nuotatore, da bambino, ragazzo, seminarista, sacerdote. E vescovo. Di una città di mare 240 chilometri a nord. Molfetta. Il duomo affacciato nondimeno sul mare.
Mi è sempre piaciuta questa immagine. Intrisa di Mediterraneo. Accogliente e naturale, senza imbellettamenti posticci, lungomari naxos e rotonde fighette. Come in attesa di una novità, di una novella. Che può giungere solo dall’ignoto. Una novità di dentro? Può essere… Una novità da fuori? Facile…
In fondo è semplice, tre soli elementi: l’orlo, il mare, la linea d’orizzonte che sconfina tra mare e cielo. Ed a separare i quadranti un artefatto umano. E, dietro, il mio sguardo. Lo sguardo può tutto. Può definire una reazione o incastonare una gemma. Come in questa immagine. Può reagire alla fine di un mondo, come in queste settimane e mesi ed anni, o attardarsi sul feretro del defunto:
«A un altro disse: “Seguimi”. E costui rispose: “Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre”. Gesù replicò: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio”. Un altro disse: “Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa”. Ma Gesù gli rispose: “Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio” [Luca, 9:59|62]».
Link map: strade narrate|chiarelettere|alessano|chiamatemi don tonino|ospitalità|orizzonti leucani|apocalittica
8 marzo 2009
First Lady
[ Se la festa della donna ha ancora un senso, e lo ha, questa foto ne ha uno tutto particolare, ad un secolo dall’istituzione della prima giornata internazionale della donna. Che fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano ]

Link map: michelle|un ramo di mimosa
27 gennaio 2009
Io la penso come Obama. Ed Obama la pensa come me.
Ieri Barack Hussein Obama ha scandito le parole d’ordine di politiche strutturali di contenimento dei gas serra, volte al contemporaneo, progressivo sganciamento dalla dipendenza petrolifera. Puntando ad un vasto piano di investimenti mirante a razionalizzare le risorse ed indurre migliore efficienza energetica.

[ click | President Barack Obama signed the presidential memorandum in the White House on Monday ]
Nel suo annuncio, Obama ha anticipato i contenuti di una direttiva che - come riporta il New York Times - impone a tutte le agenzie federali di iniziare a lavorare immediatamente per rendere più efficienti da un punto di vista energetico gli edifici governativi:
“He also ordered federal departments and agencies to find new ways to save energy and be more environmentally friendly. And he highlighted the elements in his $825 billion economic stimulus plan intended to create jobs around renewable energy”, riferisce John M. Broder nell’edizione del nyt online.
Il medesimo punto di vista era espresso in un documento redatto dal sottoscritto* il 25 luglio 2008, e disponibile insieme ai riferimenti all’iniziativa promossa dall’UE [ PPN Lead Market Iniziative LMI ].
Si tratta, nello specifico, dello schema di un sistema di supporto alla decisione DSS per valutare quali scelte e quali filiere possono contribuire alla riduzione del fabbisogno energetico per modelli di progettazione e costruzione di nuova generazione [valutando l'impatto ambientale di scala ed il correlato consumo di territorio].
* Le indicazioni delineate al punto 1 del documento linkato sono - infatti - sostanzialmente sovrapponibili a quelle indicate ieri dal Presidente Obama [ed inoltrate il 25 luglio 2008 alla Commissione Europea] :
«Il discorso pubblico risente del ritardo con cui procede il rinnovamento del set di soluzioni operabili per la creazione di un mercato di progetti e tecnologie da applicare alla sostenibilità energetica. Determinare le convenienze per gli operatori è il primo punto per misurare significativi riflessi nell’innovazione delle metodologie e tecnologie costruttive. Il ruolo pubblico nella spinta del mercato è decisivo. Esso può esprimersi pienamente nell’aggiornamento dei formati di appalto pubblico, individuando le risorse compensative di scopo a livello di indirizzi generali e le conseguenti raccomandazioni agli stati membri ed agli apparati regionali di programmazione politica.
Il settore delle costruzioni, infatti, non ha sviluppato finora un convincente approccio alla sostituzione di metodologie tradizionali con modalità costruttive che si facciano carico di ridurre o contenere significativamente la dipendenza delle unità immobiliari e dei nuclei abitativi dall’alimentazione ad idrocarburi. Non è un tema che può essere lasciato alla sola volontà dell’industria delle costruzioni, come ovvio.
È necessario che la disciplina degli appalti pubblici muova decisamente in direzione dell’assorbimento delle quote di extra-costo implicite all’adozione di tali nuovi approcci costruttivi, generato dall'uso operativo di norme e dei costi associati da ammortizzare nell'intero ciclo di vita degli immobili. Allo scopo di creare massa critica e fatturati potenziali il cui beneficio sia bilanciato dalla riduzione strutturale dei consumi energetici nel medio periodo».
Link map: environmental protection|w|memorandum|call for proposals|lmi
31 dicembre 2008
We [noi]
[ click | TIME’s Person of the Year '08 ]

Fin troppo banale indicare in Obama il personaggio dell’anno 2008. Una svista del più noto tra i settimanali americani, Time, che nel 2006 aveva visto lungo, incoronando me, e te, e loro, i naviganti del web, singolarmente presi, quali icone dell’anno: You.
Sarebbe bastato declinare You [tu, voi] in We [noi] per interpretare come un’impronta digitale il senso stesso dell’elezione di Barack Hussein Obama alla Casa Bianca. Primo presidente veramente designato da un collegio elettorale globale, per procura ai cittadini iscritti nelle liste dei 50 stati USA chiamati alle urne.
We [noi], non singolarmente presi, ma come individui che formano una comunità più larga. Più di un social network, ben più di una rete. Di cui ci si accorge. Da cui non è semplice distogliere lo sguardo.
Link map: it's time|obama's nation of hope|you|bho|watershed|accorgendosi
5 dicembre 2008
november 5th, 2008 | watershed
[ Il primo post dedicato al futuro presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Hussein Obama, data l’8 gennaio 2008 | clicca sulle immagini ]
![Barack Obama, Sasha, Malia [le figlie] e Michelle [la moglie], ringraziano la sterminata folla di supporter riunita a Grant Park, il 5 novembre scorso](/mediamanager/sys.user/17932/Obama%20wins%20a%2008XI04.jpg)
Chi frequenta questo blog sa della netta preferenza espressa, fin dalla vittoria alle primarie Dem in Iowa, per Barack Hussein Obama. Sa soprattutto che non considero la sua elezione un evento tra gli altri, ma proprio il momento che gli storici individueranno per tracciare la cesura tra il novecento ed il XXI secolo. Un primo approccio ai cambiamenti tecnosociali che vedrà chi vivrà, nemmeno tanto a lungo termine, il III millennio.
In qualche occasione mi sono spinto ad ipotizzare un salto evoluzionistico della specie umana. Determinato dalla crescita di quanto il gesuita Pierre Teilhard de Chardin avrebbe forse attribuito al concetto di noosfera. Ovvero la progressiva connessione tra sistemi di pensiero:
I. accelerata dalla miniaturizzazione degli apparati tecnologici [sempre più simili a sinapsi cerebrali]
II. indotta dalle profonde trasformazioni che interverranno grazie alle biotecnologie ed alla lotta alla malattia condotta a livello di biotessuti [conseguente alla progressiva decodificazione della doppia elica del DNA, ed alle applicazioni che ne seguiranno, che vieppiù richiederanno un surplus di responsabilità in capo ai sistemi di interessi che ne possiederanno i brevetti ed il know how]
III. spinta dall’influenza che gli ambienti di social networking eserciteranno sulla struttura del pensiero umano, sulla sua sedimentazione in sequenze di apprendimento ed in relazione alla propria espansione nelle prassi organizzative [parliamo di oggi e di un domani già in fieri o, secondo il neologismo che propongo, di weltansharing].

Questo spartiacque [watershed] coinciderà simbolicamente con la data del 5 novembre 2008, prequel della presidenza Obama. Non per i poteri taumaturgici attribuiti ai re medievali, ma per effetto di transizione, del primo switch-off tra dinamiche sociali analogiche e movimenti evolutivi incorporati dall’ecologia delle reti.
Né senza contraddizioni e spinte contrastanti. Non appianando magicamente le fossé temporel, come immaginate da Joël de Rosnay [il gap creato dall'accelerazione delle economie avanzate].
Link map: social media lab|grassroot watershed|homo noeticus|re taumaturghi|fossé temporel
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